Mi sembra che sia un falso problema, si tratta di forme di caccia perfettamente compatibili. Il vero problema non è risolvibile da leggi, è l'ingordigia di alcuni cacciatori che "spazzolano" le risorse del territorio. Oltre al prelievo, vanno scoperte altre forme di godimento di questi animali!
Luigi ha pienamente ragione quando definisce la questione come un falso problema. Non sono le modalità di caccia che determinano gli eventi, conservazione o pregiudizio della fauna, ma gli uomini. Se questi ultimi non sanno disciplinarsi e convivere con l'istinto e la naturalità si crea il problema. Il problema poi, diventa pasto per le strumentalizzazioni. Lì arrivano i cacciatori più stupidi che in quanto "santi" per autocelebrazione inneggiano alla caccia "pura".
Non credo ci sia nulla di aggiungere ai commenti di Luigi e Stefano. Dobbiamo ricordarci che tutte le caccie hanno pari dignità e le lotte intestine sono soltanto dei punti di forza per gli animal-oltranzisti. L'importante è che vengano fatti piani di abbattimenti adeguati alla capacità del sistema e che vengano rispettati. Da parte di alcuni ci vorrebbe più umiltà, forse (insomma chi pratica la caccia di selezione dovrebbe invece di innalzarsi a paladino della vera caccia capire le motivazioni, le emozioni e le tradizioni della caccia con il cane da seguita cercando anche di spingere i cacciatori che stanno sulla linea di confine al rispetto delle regole e alla conoscenza delle proprie prede).
Ho iniziato a cacciare gli ungulati come cacciatore di selezione, senza aver mai conosciuto la caccia con il segugio. Ho visto montare negli anni l'aspra polemica tra i due diversi sistemi e mi sono sempre riconosciuto maggiormente, per convinzione e senso di appartenenza nei criteri della selezione, ma con il grosso limite di non avere una conoscenza diretta della "controparte". Così quando mi è capitato di poter partecipare ad un paio di battute con i cani da seguita, ho partecipato volentieri, proprio per capire meglio. Sono stato anche fortunato, e vi garantisco che sentire i cani che abbaiavano venendo nella mia direzione, percepire lo sfrascare degli animali in mezzo al bosco fino a materializzarsi a poche decine di metri da me, mi ha regalato emozioni che avevo dimenticato. Cosa posso dunque dire. Se dovessi considerare solamente il mio personale "godimento", non potrei che definirla una esperienza entusiasmante, purtroppo la mia impostazione mentale non può farmi dimenticare che ho sparato ad un animale in corsa in mezzo alle frasche(daini per la precisione), senza capire se fosse una femmina adulta o un piccolo, che solo durante una ricerca di circostanza, convinto di aver mancato il bersaglio, ho trovato l'animale morto con un colpo fortunoso al collo. Per quanto mi riguarda rimarrò quindi cacciatore di selezione, senza alcuna pretesa di superiorità etica o morale, conscio di rinunciare ad una caccia vera, oltremodo emozionante e sicuramente efficace, ma che non mi consente certe valutazioni a me indispensabili prima di tirare il grilletto.
6 commenti:
Caro Moderatore, non ti sembra di esagerare? Qual è il problema?
viva i segugisti!!!!!!!!
Mi sembra che sia un falso problema, si tratta di forme di caccia perfettamente compatibili. Il vero problema non è risolvibile da leggi, è l'ingordigia di alcuni cacciatori che "spazzolano" le risorse del territorio. Oltre al prelievo, vanno scoperte altre forme di godimento di questi animali!
Luigi ha pienamente ragione quando definisce la questione come un falso problema.
Non sono le modalità di caccia che determinano gli eventi, conservazione o pregiudizio della fauna, ma gli uomini. Se questi ultimi non sanno disciplinarsi e convivere con l'istinto e la naturalità si crea il problema.
Il problema poi, diventa pasto per le strumentalizzazioni. Lì arrivano i cacciatori più stupidi che in quanto "santi" per autocelebrazione inneggiano alla caccia "pura".
Non credo ci sia nulla di aggiungere ai commenti di Luigi e Stefano. Dobbiamo ricordarci che tutte le caccie hanno pari dignità e le lotte intestine sono soltanto dei punti di forza per gli animal-oltranzisti. L'importante è che vengano fatti piani di abbattimenti adeguati alla capacità del sistema e che vengano rispettati. Da parte di alcuni ci vorrebbe più umiltà, forse (insomma chi pratica la caccia di selezione dovrebbe invece di innalzarsi a paladino della vera caccia capire le motivazioni, le emozioni e le tradizioni della caccia con il cane da seguita cercando anche di spingere i cacciatori che stanno sulla linea di confine al rispetto delle regole e alla conoscenza delle proprie prede).
Ho iniziato a cacciare gli ungulati come cacciatore di selezione, senza aver mai conosciuto la caccia con il segugio. Ho visto montare negli anni l'aspra polemica tra i due diversi sistemi e mi sono sempre riconosciuto maggiormente, per convinzione e senso di appartenenza nei criteri della selezione, ma con il grosso limite di non avere una conoscenza diretta della "controparte". Così quando mi è capitato di poter partecipare ad un paio di battute con i cani da seguita, ho partecipato volentieri, proprio per capire meglio. Sono stato anche fortunato, e vi garantisco che sentire i cani che abbaiavano venendo nella mia direzione, percepire lo sfrascare degli animali in mezzo al bosco fino a materializzarsi a poche decine di metri da me, mi ha regalato emozioni che avevo dimenticato. Cosa posso dunque dire. Se dovessi considerare solamente il mio personale "godimento", non potrei che definirla una esperienza entusiasmante, purtroppo la mia impostazione mentale non può farmi dimenticare che ho sparato ad un animale in corsa in mezzo alle frasche(daini per la precisione), senza capire se fosse una femmina adulta o un piccolo, che solo durante una ricerca di circostanza, convinto di aver mancato il bersaglio, ho trovato l'animale morto con un colpo fortunoso al collo. Per quanto mi riguarda rimarrò quindi cacciatore di selezione, senza alcuna pretesa di superiorità etica o morale, conscio di rinunciare ad una caccia vera, oltremodo emozionante e sicuramente efficace, ma che non mi consente certe valutazioni a me indispensabili prima di tirare il grilletto.
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